Nel 2024, la Guardia di Finanza di Forlì-Cesena ha condotto un’intensa attività di contrasto al fenomeno delle banconote contraffatte, portando al sequestro di 516 esemplari falsi per un valore complessivo di oltre 22.000 euro. Le banconote da 50 euro risultano le più diffuse tra quelle intercettate, con 246 pezzi del totale, seguite dai tagli da 20 euro (167 esemplari) e da 100 euro, che hanno raggiunto 55 unità. Le indagini hanno evidenziato che i comuni più interessati dal fenomeno sono Forlì e Cesena, mentre Cesenatico segue con numeri inferiori ma comunque significativi.
La maggior parte di queste banconote è stata scoperta in supermercati, centri commerciali e aree di sosta autostradali della provincia, dove vengono frequentemente utilizzate per acquisti di basso valore. Le falsificazioni vengono ritirate da istituti di vigilanza che le intercettano al momento del deposito presso le banche, attraverso i sistemi di cassa continua. Questo sistema di rilevamento rappresenta uno dei passaggi cruciali nel contrasto al traffico di moneta falsa, permettendo di individuare rapidamente i flussi di denaro sospetti.
Un contributo fondamentale alle indagini arriva dalla collaborazione con il Centro nazionale analisi della Banca d’Italia, che fornisce dati aggiornati sulle banconote riconosciute come false. Queste analisi permettono di individuare potenziali collegamenti con organizzazioni criminali e di approfondire i metodi di produzione e distribuzione. Le Fiamme Gialle, attraverso indagini mirate, stanno lavorando per risalire ai principali centri di contraffazione e bloccare la diffusione della valuta falsa, proteggendo così il sistema economico locale.
Le attività di contrasto al falso monetario sono fondamentali non solo per garantire la sicurezza della circolazione dell’euro, ma anche per tutelare il potere d’acquisto dei cittadini e la solidità del tessuto economico. Il fenomeno delle banconote contraffatte, se non arginato, può avere conseguenze gravi sul piano economico e sociale, minando la fiducia nella moneta e creando un danno concreto a consumatori e commercianti. Le operazioni continueranno con l’obiettivo di neutralizzare le reti criminali dietro a questa pratica e di ridurre al minimo l’incidenza di nuove frodi.